Abbiamo già parlato ampiamente sul sito ColtivoBio delle micorrize, trattando l’argomento con un’apposita scheda tecnica (la trovi qui) in cui spieghiamo in modo scientifico il tema delle micorrize in agricoltura. L’argomento era destinato ai professionisti del settore come agronomi di campo e agricoltori professionisti. Su questa scheda tecnica invece tratteremo l’argomento in modo più semplice in modo da renderlo usufruibile anche all’agricoltore amatoriale.
Sommario
Cosa sono le micorrize
Le micorrize sono funghi benefici presenti naturalmente nel suolo, fondamentali per la crescita di molte piante, comprese quelle agricole. Si tratta di un esempio di simbiosi mutualistica, una relazione vantaggiosa per entrambi gli organismi coinvolti: il fungo (simbionte) e la pianta (ospite).
Attraverso questa collaborazione, il fungo riceve sostanze nutritive dalla pianta, mentre quest’ultima riceve dalla micorriza un miglior assorbimento di acqua e minerali, ottenendo anche una maggiore resistenza ai parassiti e una crescita più vigorosa.
Tipologie di micorrize
Le micorrize si dividono in due categorie principali:
- Ectomicorrize, tipiche di alcuni Basidiomiceti e Ascomiceti, che avvolgono le radici della pianta senza penetrare nelle cellule.
- Endomicorrize, che invece entrano nelle cellule radicali formando strutture specifiche chiamate arbuscoli, attraverso cui avviene lo scambio di nutrienti.
I benefici delle micorrize
Migliore assimilazione del fosforo
Il fosforo è un nutriente essenziale per le piante, ma spesso si trova in forme poco disponibili. Le micorrize facilitano il suo assorbimento espandendo la rete di ife nel suolo e rilasciando enzimi come la fosfatasi, che trasformano il fosforo organico in forme assimilabili.
Maggiore resistenza allo stress idrico
Le piante micorrizate assorbono più acqua grazie alla rete di ife, che raggiunge zone del suolo inaccessibili alle radici. Questo le aiuta a sopportare meglio i periodi di siccità.
Tolleranza agli stress salini e resistenza alle malattie
Le micorrize migliorano la struttura del suolo, aumentando la stabilità degli aggregati e la quantità di carbonio disponibile. Inoltre, le piante micorrizate mostrano una maggiore resistenza a patogeni e nematodi, grazie alla barriera fisica formata dalle ife e all’attivazione delle difese naturali della pianta.

Barbatella di vite in fase di micorrizazione. I granuli bianchi sono il prodotto commerciale che contiene la micorriza.
Fattori che possono ostacolare la micorrizazione
La presenza di elevate quantità di fosforo solubile nel terreno può ridurre l’efficacia delle micorrize, poiché la pianta potrebbe preferire assorbirlo direttamente senza instaurare la simbiosi. Anche l’uso di fungicidi o le lavorazioni del suolo frequenti possono compromettere lo sviluppo di questi funghi benefici.
Come applicare le micorrize correttamente
Le micorrize sono utilizzate in diversi ambiti agricoli, dal frutteto alla vite fino agli ortaggi come pomodoro, melanzana e zucchine. Sono disponibili in varie formulazioni (liquidi, polveri, granuli) e possono essere applicate al momento del trapianto o successivamente tramite irrigazione.
Per massimizzare i benefici, è consigliato:
- Effettuare almeno due trattamenti nelle colture arboree.
- Evitare concimazioni eccessive di fosforo nelle prime fasi.
- Scegliere la formulazione più adatta al tipo di coltura.
- Seguire attentamente le istruzioni del prodotto per garantire un’applicazione efficace.
In sintesi, le micorrize rappresentano un valido strumento naturale per migliorare la salute e la produttività delle piante, riducendo al contempo la necessità di fertilizzanti chimici.
Se vuoi approfondire di più l’argomento delle micorrize ti invitiamo a leggere la nostra scheda tecnica dedicata ai professionisti che trovi qui: Micorrize, l’uso corretto in agricoltura professionale.
Dove si acquistano le micorrize
Le micorrize si possono acquistare nei migliori negozi per l’agricoltura professionale che on-line. Oltre il 90 % dei prodotti venduti a base di micorrize sono formulati con batteri della rizosfera e Trichoderma. Si cerca con questi prodotti di sommare i vantaggi generati dai microrganismi con Un’unica formulazione. I più comuni microrganismi associati alle mie polizze nei prodotti commerciali sono il Trichoderma (vedi qui), Bacillus amyloliquefaciensi (vedi qui) e Bacillus subtilis (vedi qui).
Lista dei più comuni prodotti commerciali:
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