Identificazione e danno
L’oidio della fragola è causato da un fungo il cui nome scientifico è Sphaerotheca macularis f. sp. fragariae. Si tratta di una malattia comune che colpisce le piante di fragola, presente in tutto il mondo. L’oidio è una malattia fungina che colpisce foglie, steli delle piante e frutti.
I sintomi tipici dell’oidio della fragola includono la comparsa di una patina biancastra o grigiastra sulla superficie delle foglie (vedi figura 1), degli steli (vedi figura 2) e dei frutti. Questa patina ha un aspetto polveroso o farinoso. Con il progredire dell’infezione le foglie colpite possono arricciarsi, ingiallire e disseccare completamente.
Gravi attacchi portano alla distruzione dell’apparato fogliare con conseguente riduzione delle produzioni. I frutti se colpiti precocemente si sviluppano con malformazioni, se colpiti in fase di crescita avanzata sviluppano decolorazione e quindi non sono commerciabili (vedi figura 3).
Ciclo di vita
Il fungo dell’oidio si diffonde attraverso le spore prodotte sulla superficie delle piante infette. Queste spore possono essere trasportate dal vento e infettare nuove piante. L’oidio prospera in condizioni di umidità relativamente alta e temperature moderate. Sono considerate ottimali temperature medie di 20 gradi, con un intervallo di crescita tra i 10 e i 25 gradi. Temperature superiori ai 25 gradi rallentano la crescita del fungo e quindi in determinati casi le coperture per l’ombreggiamento possono incidere sullo sviluppo della malattia.
Come tutti gli oidi, le piogge e le irrigazioni per aspersione dilavano i conidi e quindi riducono il potenziale infettante della malattia.
Prevenzione e controllo
Per prevenire l’oidio della fragola, sono consigliabili le seguenti misure:
Rimuovere le parti infette: Rimuovere le foglie e gli steli infetti non appena vengono rilevati i sintomi per evitare la diffusione dell’infezione.
Irrigazione: se possibile effettuare delle saltuarie irrigazioni per aspersione che hanno lo scopo di dilavare i conidi del fungo. Attenzione ad non esagerare per evitare problemi di ristagno idrico con il rischio di diffusine di patologie radicali come il marciume delle corona (vedi qui) o la botrite (vedi qui) sui frutti.
Varietà resistenti: tra le opzioni più utili in agricoltura professionale c’è quello di optare per varietà di fragole che sono meno suscettibili all’oidio. Le differenze in termini di suscettibilità tra varietà sono enormi, quindi in agricoltura biologica dove non si ha la possibilità di utilizzare fungicidi di sintesi, la scelta varietale è fondamentale.
Tra i principali fungicidi e prodotti preventivi ricordiamo:
–Zolfo, (vedi qui) è uno dei principali prodotti contro l’oidio in generale. Sulle fragole viene utilizzato fino alla maturazione dei primi frutti in quanto macchia i frutti creando problematiche per la vendita.
–Bicarbonato di sodio o potassio: meno efficace rispetto allo zolfo ma utilizzabile anche in piena produzione in quanto non macchia i frutti.
–Chitosano, prodotto ad azione preventiva che potenzia le difese della pianta con ottima azione contro gli oidi in generale. Utilizzabile in qualsiasi stadio produttivo.
-Prodotti a base di Cerevisiane, prodotto ad azione preventiva come il chitosano con meccanico d’azione molto simile.
–Laminarina, oligosaccaride naturale estratto dall’alga bruna, ha azione preventiva nel potenziare le difese naturali della pianta.
-Bacillus pumilus e Bacillus amyloliquefaciens plantarum, batteri dottati di azione antagonista nei confronti di diverse malattie. Vanno applicati in via preveniva in quanto non hanno azione curativa.
–Olio essenziale di arancio dolce, ha azione curativa e preventiva nei confronti dell’oidio.
Di tutti i principi attivi menzionati in Italia esistono dei preparati commerciali registrati per l’uso su oidio.