Come proteggere l’olivo dalla rogna

La rogna dell’olivo, raccolta e potatura sono i momenti più rischiosi in cui questa malattia può insediarsi e causare danni. A seguire cura e rimedi contro questa patologia.

Come si propaga la malattia

Sintomi della presenza di rogna dell'ulivo

Figura 1 – Tumori a forma di galle causate dalla rogna dell’ulivo

La rogna dell’olivo è causata da un batterio che prende il nome di Pseudomonas savastanoi. Questa malattia si manifesta con la formazione di escrescenze sulla superficie della corteccia degli alberi colpiti, questi sono detti noduli tumorali. Questo batterio penetra nella pianta attraverso le ferite e una volta instaurato produce dei fitormoni i quali stimolano la pianta a formare nuovo tessuto vegetale in una reazione semi-controllata dal batterio che porta alla formazione dei vistosi noduli tumorali (vedi figura 1). Piccole quantità di tumori non creano problemi, ma in caso di forte attacco la pianta subisce uno stress che porta alla riduzione di produzione e nei casi più gravi anche al deperimento della pianta. Il batterio è favorito da condizioni climatiche miti e forte umidità, per cui d’estate e d’inverno rimane quiescente sulla pianta, mentre, in primavera e in autunno le condizioni climatiche sono favorevoli alla sua moltiplicazione. Questo è un batterio che naturalmente è presente sulla superficie della corteccia di tutti gli ulivi, specialmente poi se sono già presenti tumori sulla pianta (qui la scheda completa del batterio). Raccolta e potatura sono quindi le operazioni che di più creano le condizioni per il diffondersi del batterio. Le ferite causate dalla raccolta e dai tagli di potatura sono il principale mezzo attraverso il quale il batterio si instaura nella pianta. Anche gli eventi atmosferici avversi come grandine e vento forte causano ferite che il batterio usa per penetrare nella pianta. La rogna dell’olivo è tra le tre principali avversità dell’olivo assieme all’occhio di pavone e alla cercosporiosi (vedi qui scheda tecnica)
Detto questo passiamo a come controllare questo batterio.

Forse ti interessa anche la scheda tecnica su: “come controllare gli attacchi dell’occhio di pavone in agricoltura biologica” che trovi cliccando qui.

La cura e i rimedi agronomici contro la rogna dell’olivo

È impossibile eradicare completamente questa malattia, ma adottando adeguati accorgimenti si può eliminare gran parte del problema arrivando ad una presenza accettabile della malattia. Di seguito analizzeremo i punti più importanti da seguire per la corretta cura della rogna dell’olivo:

  • Forbici da potatura e arnesi per la raccolta vanno ripetutamente sterilizzati con Sali di ammonio quaternario (benzalconio cloruro), ipoclorito di sodio diluito (candeggina) o disinfettati alla fiamma, questo per evitare di diffondere il patogeno con la potatura e la raccolta.
  • I residui di potatura (potenzialmente infetti) vanno allontanati dall’oliveto il prima possibile.
  • l’operazione più importante è quella di effettuare un trattamento a base di idrossido di rame (vedi qui) entro 24 ore dalla raccolta e dalla potatura e inoltre dopo ogni grandinata/temporale con vento forte. Il rame ha un potere batteriostatico ed è inoltre attivo contro altre patologie dell’olivo come l’occhio di pavone (vedi qui). È importante utilizzare l’idrossido di rame in questa fase in quanto è il formulato che ha la più rapida azione curativa (come questo).
  • Un secondo trattamento viene effettuato al momento della ripresa vegetativa, (marzo-aprile), con solfato di rame (come questo) o altri Sali di rame.
  • I Grossi tagli di potatura vanno curati e spennellati con prodotti cicatrizzanti a base di rame.
  • Le parti di piante attaccate, che presentano elevate cariche di noduli vanno eliminate con la potatura al fine di ridurre la presenza del batterio sulla pianta. Ricordarsi di gestire i residui di potatura come riportato sopra poiché la cura dell’oliveto è fondamentale per contenere il batterio.

E’ importate capire che la lotta alla rogna dell’olivo richiede tempo e costanza e che i risultati si ottengono nel lungo periodo. Ad ogni modo utilizzando questa strategia nel corso del tempo si avrà il controllo della malattia, una riduzione dei danni e si assicureranno nel tempo elevate produzioni di olive. Infine è importante che tu comprenda come come utilizzare correttamente le tre tipologie di rame, le loro caratteristiche e i loro diversi usi nella scheda tecnica che trovi cliccando qui.

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