La mosca bianca (chiamata anche moschetta bianca) è un insetto fitopatogeno che in determinate condizioni è di difficilissimo controllo. In questa scheda tecnica vedremo i danni, la lotta, il ciclo biologico e rimedi naturali contro il Trialeurodes vaporariorum e Bemisia tabaci
Sommario
Identificazione e danno della moschetta bianca
La mosca bianca è un insetto appartenente all’ordine dei rincoti, famiglia Aleyrodidae, molto facile da riconoscere per le sue caratteristiche. Tra le varie specie di aleurodidi le due più importati in orticoltura sono Trialeurodes vaporariorum e Bemisia tabaci. L’adulto di mosca bianca sembra un moscerino, (da qui il nome comune di mosca o moschetta bianca) non più lungo di 2 mm con le due grosse ali che ricoprono l’intero corpo lasciando in evidenza solo il capo di colore giallo (vedi figura 1 e 2).
Gli stadi giovanili prendono nome di neanidi, queste hanno l’aspetto di piccole placche di forma ovale che presentano dei ciuffi di peli o setole più o meno accentuati, ma tale caratteristica è difficilmente visibile ad occhio nudo anche se permette di distinguere morfologicamente le due specie citate (vedi figura 3). Se disturbati, gli adulti di aleurodide si alzano in volo in gran numero con movimenti a zig-zag trovando rapidamente riparo tra la vegetazione circostante nel raggio di 20-30 cm.
Il danno è causato principalmente dalla produzione di melata prodotta dalle neanidi e dagli adulti che imbratta foglie e i frutti causando il deprezzamento della merce, la diminuzione dell’attività fotosintetica e lo sviluppo della fumaggine (accrescimento di muffe saprofite sulla foglia). Un attacco di questo insetto può facilmente sfuggire al controllo e determinare gravi danni. Inoltre gli aleurodidi sono portatori di alcuni virus fitopatogeni. Le Piante che possono ospitare la mosca bianca sono numerose tra cui: pomodoro, zucchino, peperone, stella di natale, gerbera, crisantemi, solanacee, cucurbitacee e moltissime ornamentali.
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Ciclo biologico della mosca bianca
Negli ambienti caldi o sotto serra sia il Trialeurodes vaporariorum che la Bemisia tabaci possono compiere generazioni continue oppure svernare all’aperto tra le piante spontanee. Il ciclo biologico si esplica con uovo, neanidi (4 stadi), pupa e adulto. Le uova sono disposte a gruppi ed hanno forma a fiaschetto allungato terminante a punta (vedi figura 4). Il colore delle uova e dapprima bianco e poi verso la maturità vira al marrone scuro. Le uova sono molto piccole e non sono visibili ad occhio nudo, per cui bisogna osservarle attraverso uno stereomicroscopio.
Lotta biologica e rimedi alla mosca bianca
Non esistono rimedi naturali efficaci contro questo insetto, anche se su internet si possono trovare ricette miracolose a base di aglio, estratto d’ortica ecc. Questo è un insetto specializzato abile a moltiplicarsi molto velocemente, in grado per la sua genetica di sviluppare resistenze anche agli insetticidi chimici e quindi non lo fermerai con pozioni magiche fatte in casa. Sconsiglio inoltre di utilizzare i macerati di aglio contro questo insetto, tanto che nessuno libro di patologia vegetale riporta tale metodo con mezzo di controllo della mosca bianca, né alcun agronomo con esperienza lo utilizza.
Bisogna quindi usare le strategie agronomiche per avere la meglio contro la mosca bianca e queste prevedono l’uso di diverse armi collaudate. In primis, l’uso delle trappole cromotropiche adesive gialle è utile per identificare la presenza in campo della mosca bianca (le trovi qui), ma anche per coadiuvare la lotta diretta in quanto molti adulti rimangono uccisi da queste trappole. Successivamente i principi attivi che si possono usare sono:
- il fungo entomopatogeno Beauveria bassiana (qui scheda tecnica),
- gli oli estivi o vegetali (qui sceda tecnica)
- il piretro (qui scheda tecnica)
- azadiractina (qui scheda tecnica).
Per il piretro ricordiamo di fare attenzione ad eventuali altri insetti utili, e di conseguenza non effettuare i lanci di insetti utili non prima che siano passate 48 ore dal trattamento con il piretro e di chiudere le arnie dei bombi per almeno 24 ore. L’azadiractina ha un effetto più lento sulla mosca bianca ed agisce prevalentemente contro gli stadi più giovani. Il massimo del controllo biologico viene però esplicato dal parassitoide Encarsia formosa (qui scheda tecnica) più attivo su Trialeurodes vaporariorum e da Eretmocerus mundus (qui scheda tecnica) più attivo su Bemisia tabaci. Questi se inoculati nel modo corretto sono in grado di contenere l’infestazione di mosca bianca. Bisogna fare attenzione alle trappole cromotropiche installate in quanto possono diventare fonte di attrazione e cattura per questi utili insetti. Quindi con l’immissione dei parassitoidi citati sopra le trappole cromotropiche vanno eliminate.
Ricordiamo anche l’attività predatrice nei confronti degli aleurodidi e di altri artropodi effettuata da Macrolophus caliginosus/pygmaeus (qui scheda tecnica), insetto naturalmente presente nell’areale mediterraneo.
Insetticidi e rimedi naturali per combattere la moschetta bianca
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