L’Aphidius colemani è un importante alleato nella lotta biologica degli afidi. In questa scheda tecnica vedremo il ciclo biologico, l’utilizzo e la distribuzione di questo insetto utile.
Ciclo biologico del predatore
Aphidius colemani è un imenottero braconide parassitoide conosciuto per la sua spiccata attività nei confronti degli afidi appartenenti al genere Aphis e Myzus ed in generale agli afidi di grosse dimensioni, mentre nei confronti degli afidi di piccole dimensioni è molto poco efficace. Ideale è quindi il suo utilizzo contro l’afide delle cucurbitacee (Aphis gossypii), qui per la scheda tecnica di questo afide.
È lo stadio larvale di Aphidius colemani a determinare il controllo biologico, mentre gli adulti si nutrono di melata. Gli adulti hanno l’aspetto di piccoli moscerini, di dimensioni non superiori a 2mm e di colore nero (vedi figura 1) Il ciclo biologico di questo insetto si svolge con le fasi di uovo, larva, pupa, adulto. La femmina ovidepone un uovo all’interno dell’afide tramite l’ovopositore e tre giorni dopo questo si schiude liberando la larva che inizierà a nutrirsi degli organi dell’afide. Inevitabilmente questa azione porta alla morte dell’afide, che alla temperatura di 21 °C impiega circa una settimana ad uccidere l’insetto. La presenza della parassitizzazione nell’afide è visibile in quanto nello stadio finale l’ospite colpito si rigonfia in modo tipico ed assume una colorazione bruna e lucida formando quelle che sono definite “mummie” (vedi figura 2). Ciò è dovuto al fatto che la larva in questo stadio si impupa all’interno dell’afide e letteralmente lo fissa sulla foglia in modo che non possa cadere a terra. Le mummie rimangono attaccate sulla foglia anche dopo la fuoriuscita dell’adulto. Lo sfarfallamento dell’adulto di Aphidius colemani è visibile dalla presenza del foro d’uscita posto in posizione centrale sul dorso dell’afide (vedi figura 3). Questo parassitoide esplica la migliore azione con temperature intorno ai 20 gradi e trova uso sia in agricoltura biologica che in lotta integrata.
Utilizzo dell’Aphidius colemani
Questo imenottero si utilizza per la difesa di colture orticole e ornamentali. Vista la sua azione anche con temperature alle quali altri ausiliari non esplicano al meglio l’azione di biocontrollo viene usato efficacemente con i lanci preventivi. In caso di forti infestazioni di afidi la strategia migliore in agricoltura biologica prevede l’utilizzo di piretro (qui), saponi potassici (qui) e oli estivi (qui) come azione abbattente iniziale e successivamente (30-40 ore dopo il trattamento) l’utilizzo del braconide per ridurre l’afide sotto l’indice di danno. Nel caso di attacchi con temperature troppo alte (superiori ai 30 °C) Aphidius colemani riduce la sua attività di ricerca e quindi va coadiuvato con Aphidoletes aphidimyza o con coccinelle predatori. I lanci preventivi prevedono di lanciare 0,5-1 individui al m2 a cadenza settimanale per un mese, mentre i lanci di contenimento prevedono dai 5 ai 10 individui m2 a cadenza settimanale per un mese o più.