Le principali cocciniglie del limone e degli agrumi, lotta e cura biologica.

Le cocciniglie sono insetti che creano danno al limone e a diverse specie di agrumi, compresi arancio e mandarino, anche se non disdegnano di attaccare orchidee e piante grasse. Nell’articolo impariamo a riconoscerle e ad utilizzare rimedi naturali e biologici per eliminarle.

 

Identificazione e danno delle cocciniglie del limone e degli agrumi

Gli grumi ed in particolare il limone sono molto suscettibili agli attacchi di diverse specie di cocciniglie. Questi sono insetti che si nutrono della linfa della pianta e producono un escremento zuccherino ed appiccicoso che si chiama melata. Questa sostanza imbratta le foglie e successivamente diviene il terreno di sviluppo delle fumaggini. Queste altro non sono che funghi e muffe che si sviluppano si di essa.

L’azione diretta di nutrizione debilita la pianta e causa stentata crescita e caduta delle foglie, mentre la presenza della melata sulle foglie riduce la fotosintesi ed imbratta i frutti. Sono circa una decina le cocciniglie che colpiscono gli agrumi, di seguito nell’articolo sono riportate le tre specie più comuni da individuare. Queste specie inoltre molto spesso colpiscono facilmente anche piante d’appartamento come piante grasse e orchidee.

Coccus hesperidum

E’ una cocciniglia molto comune sugli agrumi, presenta un corpo piatto e liscio di forma allungata o ovale con un colore che può variare dal bianco crema al marrone (vedi figura 1). Ciò che è visibile sulla foglia è lo scudetto dell’insetto, ossia la parte protettiva esterna al cui interno giace la restante parte dell’insetto. Ogni femmina produce circa 250 uova che non vengono deposte ma mantenute sotto lo scudetto fino alla schiusura delle stesse. Da queste nascono delle ninfe (individui giovani) di colore rosa che iniziano a disperdersi sulla foglia in cerca di luoghi di nutrizione.

La foto mostra due tipi di cocciniglie che attaccano il limone

Figura 1- si possono vedere due tipi di cocciniglie la più grande e bianca è la cocciniglia cotonosa, mentre la più piccola a forma di placca allungata marrone o bianca è Coccus hesperidum.

Icerya purchasi

E’ una cocciniglia molto diffusa in tutto il mediterraneo e nel resto del mondo. Gli individui di questa specie sono facilmente riconoscibili dalle loro grandi dimensioni per via dell’ovisacco che contiene dalle 400 alle 800 uova (vedi figura 2). Il corpo vero di questo insetto è ovale e piatto e coronato di puntinature rosso-arancione. Dalle estremità laterali dipartono dei filamenti cerosi che al raggiungimento della maturazione sessuale dell’insetto incrementano di volume andando a creare l’ovisacco ceroso che contiene le uova.

cocciniglia Icerya purchasi su limone

Figura 2- Due adulti di Icerya purchasi, si noti la presenza del sacco ceroso che contiene le uova

Planococcus citri

Questa cocciniglia è una specie estremamente polifaga e diffusa in tutto l’areale Mediterraneo. Le femmine hanno forma allungata e piatta, ricoperte da una polvere biancastra e contornate da raggi filamentosi di cera (vedi foto sotto). Chiamata in gergo cocciniglia farinosa per via di queste caratteristiche. Il maschio è nettamente più piccolo, misura meno di 1 mm dall’aspetto di un moscerino e a differenza della femmina è alto e non crea danni alla pianta. La cocciniglia farinosa tende a posizionarsi sui frutti e tra le foglie più compatte creando delle colonie in cui sviluppa una gran quantità di cera. Come tutte le cocciniglie si nutre della linfa ed emette una sostanza di scarto, la melata. Questa imbratta foglie e frutti con successivo sviluppo di fumaggine (continua a leggere dopo la foto).

Leggi anche la scheda tecnica: “come eliminare la minatrice fogliare del limone in modo biologico” che trovi cliccando qui

Adulto di cocciniglia farinosa, Si notano bene a tutte le caratteristiche anatomiche

Lotta biologica, come eliminare la cocciniglia in modo naturale

Per effettuare un’adeguata lotta a questi insetti bisogna individuare il loro punto debole che si viene a creare al momento della schiusura delle uova. Di fatti sia per Icerya purchasi che per Coccus hesperidum i tegumenti esterni che proteggono questo insetto li rendono molto resistenti a molti insetticidi naturali e a volte anche a quelli chimici. La cocciniglia farinosa invece è ben protetta dall’emissione della cera tra cui trova riparo. I due alleati per eccellenza sono gli insetticidi a base di piretro (vedi qui) e gli oli bianchi estivi (vedi qui).

In molti articoli on-line si sente spesso parlare di rimedi naturali a base di infusi d’aglio, ebbene lasciatemi dire che questi rimedi casalinghi hanno un effetto quasi nullo, riuscirete solamente ad infestare la casa o il giardino con l’odore di aglio. Sicuramente l’uso di insetticidi sistemici è il modo più efficace per risolvere il problema delle cocciniglie, ma siccome siamo un sito di agricoltura biologica e vogliamo tutelare l’ambiente ed evitare di inquinare il nostro stesso giardino parleremo delle alternative naturali a nostra disposizione.

Il piretro (lo trovi qui) è un insetticida naturale a bassa tossicità e rispettoso dell’ambiente, mentre gli oli bianchi (lo trovi qui) sono prodotti di origine naturale o sintetica (come le paraffine) che hanno azione insetticida per soffocamento. Entrambi si possono miscelare e irrorare sulla chioma degli alberi facendo in modo che il getto arrivi diretto sugli insetti. Il momento opportuno per il trattamento è quando i suddetti insetti iniziano a produrre le uova. Per l’Icerya purchasi è facile individuare questo momento in quanto coincide con l’emissione del sacco ceroso, mentre per il Coccus hesperidum e Planococcus citri l’individuazione del momento opportuno si individua rimuovendo gli esemplari più grandi, capovolgendoli per vedere se sotto lo scudetto c’è la presenza o meno delle uova (vedi foto sotto).

Uova di cocciniglia farinosa individuate dopo la rimozione dell'adulto

Uova di cocciniglia farinosa (in arancione) individuate dopo la rimozione dell’adulto, questo è il momento idoneo e il trattamento

Questa operazione è meglio effettuarla con una lente di ingrandimento (premetto che non è un’operazione facile per chi non ha esperienza di fitopatologia). Questo é il momento idoneo per il trattamento perché le neanidi che fuoriescono dalle uova sono poco protette in questa fase e molto suscettibili agli insetticidi.

Verificato ciò si passa ad effettuare il trattamento che andrà ripetuto ogni 3-4 giorni per tre o più interventi. Il piretro in miscela con gli oli bianchi ha un’azione rapida e abbattente, anche se, per la natura del prodotto e per le caratteristiche delle cocciniglie una sola applicazione non è in grado di risolvere il problema dell’infestazione. Questi prodotti si possono applicare anche su piante grasse e orchidee. Un ultimo prodotto da citare è il sapone molle potassico (qui un buon prodotto) o in alternativa si può usare il sapone di marsiglia.

Ricordiamo anche la possibilità di utilizzare in campo professionale prodotti a base di olio essenziale di arancio dolce, registrato in Italia su agrumi e prodotti a base di azadiractina (o neem) che hanno azione preventiva contro le cocciniglie in generale (qui trovi un buon prodotto).

Il sapone agisce per soffocamento sugli insetti, anche se nel caso delle cocciniglie ha un effetto parziale e non risolutivo. (senz’altro l’olio bianco o minerale ha un effetto soffocante superiore). Questo rimedio naturale si può anche produrre in casa sciogliendo delle scaglie di sapone di marsiglia naturale (senza coloranti né profumi) in una irroratrice spray (tipo questa) fino a che l’acqua non inizia ad assumere una colorazione bianca. Ottenuto ciò il prodotto si può irrorare sulle piante cercando di colpire direttamente gli insetti. Il sapone molle potassico per uso professionale è senz’altro più facile da utilizzare essendo venduto già pronto.

Ad ogni modo l’aggiunta dell’insetticida piretro rende l’uso del sapone più efficace. Per avere maggiori informazioni sul piretro ti invitiamo a leggere la scheda tecnica di questo insetticida naturale che trovi cliccando qui.

 

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