Sommario
Che cos’è l’occhio di pavone e i sintomi
L’occhio di pavone o cicloconio è la più importante micosi dell’olivo ed assieme alla rogna dell’olivo (vedi qui) è tra le malattie che più influiscono sul benessere dell’oliveto. Questa malattia fungina è causata dal fungo Spilocaea oleagina. I sintomi sono estremamente caratteristici e ben riconoscibili. Sulle foglie di olivo il fungo si manifesta con la formazione di macchie circolari di colore grigiastro più scure al centro e circondate da un alone giallo. Si crea così la somiglianza, cui deriva appunti il nome, dei disegni circolari presenti sulla coda di un Pavone. Nelle situazioni più gravi tutto il resto della foglia di olivo ingiallisce e le foglie sono soggette a filloptosi (caduta). Raramente si hanno attacchi sui frutti, caratterizzati da piccole macchie scure e infossate, mentre più diffusi sono gli attacchi ai giovani germogli con sintomi analoghi a quelli delle foglie. La durata dell’incubazione della malattia è molto lunga e per determinare la presenza di una infezione asintomatica sulla pianta si può procedere ad un test di campo molto semplice da attuare anche a casa. Questo consiste nell’immergere un campione di foglie sospetto in una soluzione al 5% di idrossido di potassio o idrossido di sodio (soda caustica) e lasciarlo a mollo per per 4-5 minuti. Per le foglie giovani la temperatura della soluzione è sufficiente a 25°C, oppure la temperatura va portata a 55°C se si saggiano foglie più vecchie. In caso di presenza asintomatica di occhio di pavone, dopo l’immersione delle foglie nella soluzione si evidenzieranno delle macchie circolari sulla pagina fogliare superiore. (Continua a leggere dopo la foto)
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Ciclo biologico della malattia
Le condizioni che favoriscono l’attacco dell’occhio di pavone sono rappresentate da periodi piovosi o alta umidità relativa e temperature di almeno 5°C . Il fungo rimane attivo praticamente tutto l’anno fermandosi solo per brevissimi periodi quando le temperature sono o troppo basse o troppo alte, difatti la temperatura ideale di crescita è compresa tra i 12 e 15 °C. Una volta penetrato attivamente nei tessuti dell’olivo, la Spilocaea oleaginea inizia la fase di incubazione che può durare da 2 settimane fino a 4-5 mesi a seconda delle condizioni ambientali. Il fungo si diffonde nell’ambiente sotto forma di conidi trasportati dalle piogge e dal vento. In fondo all’articolo troverai un video con numerose immagini dei sintomi della malattia.
I trattamenti per combattere l’occhio di pavone e i rimedi naturali
In lotta biologica la cura contro l’occhio di pavone si avvale principalmente dell’utilizzo del Rame (qui un buon prodotto) utilizzabile al momento del superamento della soglia di intervento che potrebbe essere stimata intorno al 30% di foglie infette. In genere contro la Spilocaea oleagineala sono consigliabili due interventi, rispettivamente un trattamento verso la fine dell’inverno-inizio primavera e il secondo trattamento dopo le prime piogge autunnali. Nel caso di cultivar suscettibili ed annate con elevata umidità e piogge si consigliano ulteriori trattamenti. Ad ogni modo i trattamenti annuali contro la rogna dell’olivo (vedi qui scheda tecnica malattia) a base di rame sono in grado di controllare l’occhio di pavone. Di solito i trattamenti contro la rogna cadono ad inizio primavera e dopo la raccolta delle olive, il trattamento, se eseguito a primavera precoce copre entrambe le malattie. Per la copertura completa su varietà di olivo a raccolta tardiva (novembre-dicembre) si può pensare di fare un trattamento a metà settembre con un solfato di rame (come questo) oppure sotto forma di poltiglia bordolese (come questa). In linea generale in agricoltura biologica due trattamenti di rame eseguiti nel periodo giusto sono sufficienti come rimedio per combattere l’occhio di pavone.
Mentre chi sono gia’ le piccole olive posso fare qualche trattamento perché ho notato in questi giorni che diverse foglie sono attaccate dal fungo .Grazie
Ciao, sì puoi trattare con formulati di rame ammessi in questa fase.
come poter sopperire alla malattia quando si manifesta quando l’albero e’ con il frutto!..Grazie
La maggior parte dei prodotti a base di rame è approvata per il trattamento con il frutto, così come molti fungicidi di sintesi. E’ possibile quindi trattare anche in questa fase con i prodotti registrati.
Ciao Giovanni, molti prodotti fitosanitari possono essere applicati su olivo anche con i frutti in accrescimento, incluso il rame che in alcuni formulati è applicabile fino a 20 giorni prima della raccolta. Chiedi il prodotto giusto alla tua rivendita di fiducia.